Malak, 13 anni, sta crescendo nel villaggio dei bambini SOS di Irbid, in Giordania, e sensibilizza i bambini su temi seri con il teatro delle marionette.
Quando scoppiò la pandemia di covid-19 e furono indetti i lockdown e altre misure nella maggior parte dei paesi, la tredicenne Malak del villaggio dei bambini SOS di Irbid, in Giordania, scoprì un talento tutto nuovo dalla sua camera. Poiché gli hobby fuori casa erano temporaneamente impraticabili e anche il tempo con gli amici era stato azzerato, la ragazza, curiosa e in gamba, approfondì altri interessi. Un giorno scoprì per caso online un video di una burattinaia professionista. Sentendosi ispirata e motivata, Malak decise di imitare la donna.
Senza pensarci troppo, prese il suo cellulare e registrò il suo personale teatro delle marionette. La sua prima spettatrice fu la mamma SOS di Malak. «Ho mostrato il video a mia madre e lei mi ha detto che avevo un grande talento. Ha iniziato ad aiutarmi, ad esempio facendomi dei guanti in modo che potessi infilare le mani e muovere le marionette», racconta Malak.
Il teatro delle marionette per Malak non è solo intrattenimento, ma anche un modo per aiutare i bambini del suo circondario, sensibilizzandoli su diversi argomenti. Malak sfrutta il suo talento per trasmettere messaggi e per affrontare temi seri come la pandemia, l’importanza della coesione e dell’amicizia e la salute psicologica. Il tutto da pari a pari e usando un linguaggio adatto all’età degli spettatori. «Quando parlo con un bambino, alla fine della conversazione si ricorda al massimo un paio di frasi. Ma quando racconto una storia con le marionette, i bambini che mi guardano assimilano più idee. Le mie storie sono più comprensibili e più vicini alla loro vita di un cartone animato in TV».
La sua mamma SOS può contare su di lei quando le riesce difficile convincere i bambini ad ascoltare o a fare qualcosa. «A volte quello che dico non arriva ai bambini. O perché hanno una brutta giornata o semplicemente perché non hanno voglia di ascoltare. Quando è possibile, chiedo a Malak di spiegargli il mio problema con l’aiuto delle marionette. E ascoltano davvero», racconta raggiante la mamma SOS di Malak. «Grazie alla comunicazione ludica, i messaggi vengono recepiti con molta più facilità».
La tredicenne desidera sviluppare ulteriormente il suo talento e impiegarlo per aiutare i bambini anche quando sarà adulta. «Avendo scoperto il mio talento per le marionette, quando sarò più grande vorrei aiutare i bambini che hanno problemi in questo modo», racconta Malak. Già adesso si occupa di intrattenere i coetanei e i bambini nella vita di tutti i giorni, di distrarli, di fornirgli consigli e di aiutarli a superare anche i momenti più difficili. Potrà sempre contare sulla sua mamma SOS e sul sostegno a lungo termine di SOS Villaggi dei Bambini.
Se Malak cresce in un ambiente protetto e viene stimolata a sviluppare i suoi talenti, lo dobbiamo alle donazioni dei numerosi sostenitori e sostenitrici di SOS Villaggi dei Bambini. Insieme diamo un futuro migliore ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie in difficoltà.